Furlan Maria Grazia

Durante l’oratorio estivo spesso le giornate sono intense, ci sono tante cose da fare, c’è tanto entusiasmo da vivere, ci sono parole da scambiare, sguardi da incrociare, mani da dare…  Dopo tanto rumore, entriamo nel silenzio della preghiera. Qui ci possiamo fermare e abbiamo l’occasione per ripensare alle nostre azioni, a ciò che siamo e agli amici che sono accanto a noi. È un momento dove possiamo lasciarci amare da Gesù. Improvvisamente ci sentiremo amati così come siamo, con le nostre qualità e capacità, ma anche con i nostri limiti. Sentiremo così di non aver più paura di rischiare ma di tentare di mettere a frutto il nostro talento, come diceva Madre Teresa, di diventare matite nelle mani di Dio. “Cosa posso volere di più?”. Siamo felici perché ci possiamo sentire come un capolavoro, proprio perché prima di tutto, siamo amati.
Questo canto è indicato per la preghiera al termine della giornata dell’oratorio estivo.
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